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Articoli sulla nutrizione

La pizza: un alimento tipico della cucina mediterranea?

  • Dott. Massimiliano Giovanni Monfrini
  • 29 mag 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Alzi la mano chi non ha mai mangiato una pizza.

La pizza è probabilmente il piatto italiano più noto nel mondo ed è un alimento molto antico le cui origini, sicuramente campane, non sono bene note.

Spesso si parla della pizza come di un tipico piatto della cucina mediterranea anche se, personalmente, avrei molte critiche da fare a questa affermazione, sebbene gli ingredienti siano molto spesso in comune con questa forma di alimentazione vanto della nostra cultura gastronomica e non solo.

La pizza non rientra né nella categoria dei primi piatti, né in quella dei piatti unici. Questo è dovuto non tanto all'apporto energetico dell'alimento (che comunque è sempre parecchio elevato), bensì, come vedremo, alla ripartizione nutrizionale che lo caratterizza.

Inoltre possiamo sicuramente affermare che più che di un piatto tradizionale, per vari tipi di pizza sarebbe meglio parlare di Junk food o di fast food, due termini che a mio avviso coincidono nel 100% dei casi.

Quali sono gli ingredienti?

Be, da un punto di vista della struttura dell'alimento, potremmo suddividere la pizza in due parti:

- gli ingredienti costituenti la base, ossia l'impasto

- gli ingredienti costituenti il condimento

Per i primi abbiamo essenzialmente farina di frumento ed acqua, per i secondi la scelta è più che mai varia, il che complica parecchio la classificazione ed il calcolo dei valori nutrizionali. Comunque, con buona pace di chi adora gli intingoli particolari, il condimento più diffuso è sicuramente: la mozzarella, il pomodoro, l'olio (talvolta extravergine di oliva, ma anche no), il basilico e l'origano. A questi poi si aggiungono spesso: salumi, carni processate, funghi, formaggi...etc.

Certo oggi il mercato offre anche altre possibilità come: la pizza senza glutine, oppure la pizza a basso contenuto calorico , detta "dietetica" (anche se questo termine mi ha sempre spaventato perché non so mai cosa il pizzaiolo possa considerare dietetico), oppure la pizza senza lattosio, e così via.

Quali sono le caratteristiche nutrizionali?

Come già detto, in generale la pizza è un alimento parecchio calorico, con un contributo energetico che, in massima parte, è apportato da carboidrati e lipidi, mentre l'apporto proteico è decisamente ridotto se paragonato ai primi due.

E' estremamente difficile calcolare numericamente l'apporto calorico della pizza, proprio perché il tipo di condimento fa la differenza. Facendo delle ricerche a tal proposito i pareri sono discordanti. Personalmente, anche tenendo conto delle ultime tavole nutrizionali dell'INRAN, diciamo che una porzione di 100 g di pizza fornisce mediamente un apporto calorico variabile tra le 250-300 Kcal. Considerando che una pizza pesa mediamente 250- 300 g possiamo ben immaginare come l'apporto calorico complessivo si aggiri attorno a 750 - 900 Kcal. Una enormità direi.

Va da se che la pizza dovrebbe essere mangiata in pozioni moderate e con una frequenza sporadica soprattutto da: obesi, diabetici e, più in generale, da chi è affetto da patologie cardio/metaboliche.

Come se non bastasse, è bene tenere a mente che la mozzarella (così come gli altri prodotti caseari) contribuisce ad aumentare la porzione di acidi grassi saturi e colesterolo, rendendo la pizza un alimento poco raccomandabile in caso di ipercolesterolemia. Senza trascurare il fatto che, la presenza di un eccesso di sodio (derivante dalla presenza di carni processate o salumi o salamoie particolari) ne preclude l'assunzione da parte degli ipertesi.

Che fare?

Be sicuramente, non voglio demonizzare un piatto buono come la pizza, tuttavia dato tutto quello che abbiamo detto, occorrerebbe utilizzare un modo più accorto di approcciarsi a questo alimento. Quindi la prima raccomandazione è di non esagerare sia con la frequenza, sia con le quantità: 200 g di questo alimento sono più che sufficienti per supplire alle esigenze caloriche dell'intero pasto.

Inoltre se "carichiamo" con il condimento sarebbe sicuramente opportuno ridurne quantitativamente l'introito.

In generale sarebbe meglio prediligere le pizze semplici (pomodoro, mozzarella, olio ed origano) in cui siamo certi che l'olio usato sia extravergine di oliva ed ancora, magari, prive di lattosio (uno zucchero che personalmente non gradisco per motivi che spiegherò prossimamente in un altro post).


 
 
 

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