La frutta proprietà e benefici
- Dott. Massimiliano Giovanni Monfrini
- 5 giu 2017
- Tempo di lettura: 2 min

La frutta è un prezioso alleato per la nostra dieta e questo lo sanno anche i sassi. Ma quale frutta? Quanta? Come variarla? Ci sono dei frutti da cui occorre guardarsi?
Innanzi tutto cominciamo con una banale catalogazione. Considerando in toto i vari tipi di frutta esistenti, possiamo distinguere tra: frutti di colore giallo verde in genere ricchi di vitamina A e tutti gli altri che invece sono un po più ricchi in vitamina C.
Tuttavia la frutta non è solo vitamine. Infatti all'interno troviamo tutta una serie di micronutrienti a volte molto preziosi perché difficilmente reperibili in altri alimenti quali: il selenio, lo zinco, le sostanze fenoliche. Questi sostanze sono potenti antiossidanti in grado di proteggere le nostre cellule dai processi di danneggiamento operati dalle specie reattive dell'ossigeno a carico delle membrane, delle molecole organiche e del nostro DNA.
Altro apporto importante dato dalla frutta è l'acqua. Consumare la giusta quantità di frutta ci consente di prevenire processi di disidratazione e di mantenere l'equilibrio omeostatico prevenendo l'acidosi metabolica.
Infine non bisogna trascurare l'apporto in fibre. La fibra è un “non nutriente” in grado di favorire la crescita ed il mantenimento del nostro bioma intestinale, favorendo, di fatto, il trofismo della flora batterica buona.
Da un punto di vista delle Kcal diciamo che la situazione è abbastanza eterogenea da poche Kcal, circa 16 dell'anguria alle 360 Kcal del cocco. Tuttavia togliendo questi estremi possiamo affermare che il contenuto medio di 100 g di frutta si aggira attorno alle 80 – 120 Kcal.
Quanta frutta mangiare?
Le regole di una sana alimentazione prevedono un introito giornaliero medio attorno ai 400 – 800 g al giorno. Ovviamente bisogna considerare anche l'apporto in zuccheri semplici, pertanto il tipo di frutto e le relative quantità andranno calcolate in base al tipo di alimentazione ed agli obiettivi che ci poniamo, nonché ad eventuali patologie di cui il paziente può essere oggetto. Ad esempio, il cocco è estremamente ricco di colesterolo pertanto in alcune condizioni dovrebbe essere evitato, così come pure banane e cachi dovrebbero essere sconsigliati a pazienti con ridotta tolleranza al glucosio dato il loro elevato indice glicemico.
La frutta può fare ingrassare?
Nonostante la frutta contenga zuccheri semplici, considerando le quantità consigliate, la risposta è. “assolutamente no”. In realtà la quantità di carboidrati semplici per 100 g di frutta è davvero irrisoria.
La frutta è a pieno titolo uno dei cardini della dieta mediterranea, pertanto un frutto, a fine pasto, non dovrebbe mancare mai.
Da quanto detto possiamo sicuramente concludere che una sana alimentazione non possa precludere dall'utilizzo di frutta, purché fresca, varia e di stagione.
コメント